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TOP ALBUM (Ottobre 2025)

[Recensione] DIMITRY "The Revolution Of Evolution"

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Full-length, FusionCore Records (2025) Le note di "Undercurrent", quasi stranianti e allucinate aprono questo sesto capitolo di Demetrio Scopelliti e del suo solo project Dimitry, ma successivamente il musicista italo-norvegese dà dimostrazione di classe, tecnica, senso melodico molto spiccato, e confeziona un album sostanzialmente più melodico di quello che ci si potrebbe aspettare. Gli assoli sono infatti sempre impostati sulla melodia, non abbiamo a che fare con un chitarrista cacofonico. Anzi, le note della sua "chitarrona" ad otto corde escono ben distinguibili e pulite, così come le varie composizioni che compongono questo album. C'è un senso del groove molto spiccato nella sua musica, qualche ammiccamento a band come Periphery o Meshuggah nell'approccio ritmico, ma i pezzi viaggiano sempre su uno shredding aperto un po' a tutti gli ascoltatori. Certo, alcuni riff sono molto moderni e la sua chitarra baritona fa risaltare questo aspetto, am in buon...

[Recensione] NEURASTY "Identity Collapse"

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Full-length, Volcano Records & Promotion (2024) Nati nel 2016 a Roma, i Neurasty arrivano nel 2024 col loro debutto discografico sotto forma di full-length, e cioè questo "Identity Collapse". Il gruppo è guidato dalle voci di Viviana Schirone e del chitarrista-cantante Gabriele Vellucci, ben sostenute dalla sezione ritmica composta da Silvio Assaiante (Daemonia & Claudio Simonetti) e David Folchitto (Fleshgod Apolipse). Questo album nelle liriche tratta i traumi e ciò che lasciano nella psiche e nel corpo di chi li subisce. “Identity Collapse” vuole essere, nelle intenzioni della band, un viaggio sonoro nelle più profonde conseguenze psicologiche e somatiche dei traumi sulle persone. Ed a questi temi la band associa una musica pesante, a tratti opprimente, figlia dei tempi sempre più disumanizzanti che viviamo, con un uso della voce particolare, dove si alternano quella pulita femminile (che è prevalente) e quella in scream maschile. L'album può essere definito co...

[Intervista] DEMETRIO "DIMITRY" SCOPELLITI

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Demetrio Scopelliti è un chitarrista e polistrumentista italiano, da anni ormai "adottato" dalla Norvegia, dove la musica sembra aver assorbito completamente la sua vita. E cosa dovrebbe chiedere di più un musicista? Inoltre il suo sesto e ultimo album sotto il monicker Dimitry sembra non finire di stupire, come dimostra l'ottima qualità contenuta in " The Revolution Of Evolution ". Ne parliamo con lui. 01. Ciao, presenta il progetto Dimitry con poche parole.  Il mio progetto solista “Dimitry” nasce nel 2008 col mio primo Ep da solista “Evolution”, seguito da “Codex Magika” nel 2012, il primo full length “The Art Of Complications” nel 2016, “The Silent Watcher” nel 2018, “V” nel 2022 e infine il nuovo “The Revolution Of Evolution” il 21 settembre di quest'anno. Il progetto si è evoluto attraverso lo sviluppo di questo mix tra Instrumental Rock e Progressive Metal e una serie di tours che mi ha portato in giro per il mondo negli ultimi 17 anni, oltre ovviamen...

[Recensione] MADVICE "Under the Burning Sky"

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Full-length, Nova Era Records (2022) Nell'anno 2022 usciva questo secondo lavoro dei nostrani Madvice, dopo che avevano esordito con un promettente album di esordio nel 2018 (“Everything Comes to an End”). Ebbene, anche se ve lo proponiamo adesso, diciamo che era d'obbligo non soprassedere su una delle migliori interpretazioni del melodic death metal mondiale, e non scherziamo, soprattutto in virtù del fatto che questo album aveva in noi suscitato tanto interesse, grazie a delle canzoni a dir poco terremotanti e distruttive. Il fiore all'occhiello di questo lavoro è la chitarra di Maddalena Bellini, instancabile nel riffing affilato e nel donare un fascino oscuro ad ogni passaggio del disco. Certo, anche gli altri componenti non sono comunque da meno, in particolare il batterista Marco Moretti, che senza troppi fronzoli spinge a più non posso per tutto il disco, mettendo in mostra le sue abilità tecniche e di arrangiamento. Non è il solito disco metalcore/melodeath degli an...

[Recensione] TESTAMENT "Para Bellum"

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Full-length, Nuclear Blast Records (2025) E' uscito uno dei dischi più attesi dai veri fan del thrash metal. Ogni album dei Testament è una festa per loro ma anche per tutti i metallari in genere. Parliamo di interpreti di questo sottogenere del metal davvero eccelsi e forse mi sbilancio nel dire che per qualità mantenuta nel corso di quasi quattro decenni di attività, loro sono i più affidabili nel thrash, e praticamente staccano di qualche metro tutti gli altri gruppi thrash della prima ora.  Questo disco, il quattordicesimo, esce a cinque anni dal precedente e a mio avviso ottimo "Titans Of Creation". Cinque anni nei quali nel mondo è successo di tutto, e proprio quel disco usciva nel pieno della pandemia da Covid-19, e forse anche per questo non ha avuto a mio avviso i giusti riconoscimenti. Ma ora veniamo a questo nuovo "Para Bellum"! Intanto c'è da segnalare l'ingresso del talentuoso e giovane batterista Chris Dovas, ventisettenne che non fa rimpia...

[Intervista] TEZZA F.

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Abbiamo appena recensito il quarto album della one man band power metal Tezza F., " Echoes From The Winter Silence ". Un album davvero valido che riporta il puro power metal in auge e nei suoi territori più classici, per intenderci quelli in cui si muoveva negli anni Novanta. A capo del progetto c'è Filippo Tezza, polistrumentista che abbiamo conosciuto in altri progetti come Chronosfear, Empathica, Silence Oath. Lo abbiamo intervistato per voi. Buona lettura! 01. Ciao, presenta il tuo progetto riassumendo un po' il tutto dai tuoi inizi ad oggi. Ciao a tutti e grazie per questo spazio! Il progetto Tezza F è una delle mie one-man-band, in questo caso di stampo power metal, che ho creato nell’ormai lontano 2006. A quel tempo suonavo e scrivevo musica in una band underground che io stesso avevo fondato assieme ad un amico, i Soul Guardian. Suonavamo un power metal/hard rock ancora molto grezzo e rudimentale, tecnicamente eravamo decisamente poco preparati. All’epoca però...

[Recensione] KINGDOM "Primeval Cult of Strength in the Womb of Suffer"

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Full-length, Osmose Productions (2025) Settimo album per questi polacchi che ci offrono un death metal quadrato e classico un po' tipico del Paese da cui provengono, con influenze da parte di band come Vader o Behemoth che emergono spesso. Lo dico subito: nonostante il disco sia musicalmente ben suonato ed arrangiato, purtroppo è un po' affossato da una voce non trascendentale. Lo scream non è buono e nemmeno il growl è molto meglio. Questa la nota più dolente del disco, principalmente.  Ecco, dopo essermi tolto questo sassolino dalla scarpa, posso però dirvi che se non cercate un death metal innovativo ma qualcosa di brutale e che al tempo stesso che offra spiragli di melodia inaspettati, questo album potrebbe fare al caso vostro. Ci sono anche vaghe incursioni black metal in questo album che offrono un alone morboso al tutto. Il pezzo davvero bello arriva con "Her Last Stand" dove la band picchia a dovere e si avvicina anche a qualcosa di più brutale in stile Deicid...