[Intervista] BLACK PROPAGANDA


"Modern Prometheus" è il ritorno discografico dei Black Propaganda, band thrash metal torinese. Magari molti si aspettavano un full-length dopo dieci lunghi anni di attesa da "Psychological Subjection", ma comunque abbiamo circa venti minuti di nuova musica che si presenta con le classiche coordinate a cui ci aveva abituato la band, ovvero qualità, aggressività e anche un tocco di novità. Ne parliamo con Eric (batteria) e Paolo (basso).

01. Ciao, presentate la vostra band con poche parole.
Eric: Ciao a tutti e grazie per lo spazio che ci avete concesso. Siamo i Black Propaganda, veniamo da Torino e facciamo thrash metal dal 2007, anno nel quale io (alla batteria) e Jan (alla chitarra) abbiamo fondato il gruppo. Abbiamo all'attivo due album più un EP uscito quest'anno, siamo andati in tour due volte in Ucraina e una volta in Russia (oltre a vari tour italiani), inoltre abbiamo avuto l'onore di condividere il palco con grandi gruppi come Sepultura, Destrage, Dark Lunacy e molti altri.

02. Siete attivi sin dal 2010 circa. Cosa è cambiato in tutto questo tempo a livello metal e soprattutto thrash metal? In particolare come vedete la scena italiana?
Paolo: è cambiato tutto! A partire dal modo in cui le persone usufruiscono della musica, che condiziona moltissimo tutto il mercato musicale ma anche il modo stesso di fare musica. La scena metal è molto vitale, ci sono veramente tantissime band in giro per il mondo… Sono talmente tante e che è difficilissimo riuscire ad emergere anche quando si ha veramente qualcosa da dire. In Italia abbiamo sempre avuto una scena metal bella tosta e adesso è ancora più tosta e numericamente importante nonostante non sia il genere di musica preferito dagli italiani! Ci sono della realtà molto belle, originali, creative e importanti che meriterebbero assai di più e che non hanno nulla da invidiare a molte realtà di paesi ben più “blasonati” del nostro.

03. Suonate dal vivo e cosa volete trasmettere al vostro pubblico?
Eric: I live sono importantissimi per noi. A chi viene ai nostri live vogliamo trasmettere grinta, una rabbia positiva nonché una valvola di sfogo contro questa società che a volte ci spinge a reprimere chi siamo e quello che vogliamo. Noi stessi quando saliamo sul palco vogliamo divertirci ma al tempo stesso sfogarci per tutto ciò che viviamo ogni giorno.

04. Cosa significa un titolo come "Modern Prometheus?
Paolo: il titolo Modern Prometheus racchiude in sé il significato delle liriche di questo EP. Contrariamente a Prometeo che voleva portare il fuoco agli uomini perché potessero migliorare se stessi, l’uomo moderno gioca con il fuoco non per migliorarsi ma per la brama di potere sugli altri. E a forza di giocare col fuoco prima o poi ci si brucia! La rappresentazione di quanto il genere umano stia sprofondando sempre di più in una spirale di violenza ed egoismo che non potrà finire bene.


05. Chi scrive i testi e chi le musiche? E di cosa parlano i vostri testi di solito?
Eric: I testi li scrive Riccardo, il nostro cantante, che ha piena libertà creativa. Solitamente parliamo di malvagità umana, di temi sociali e di temi politici. Il nostro monicker è il simbolo di ciò del quale vogliamo parlare e dei temi che vogliamo affrontare. Questo EP si differenzia dai lavori precedenti in quanto ogni bravo parla di un evento storico accaduto nell'ex URSS, tuttavia rimane il messaggio di fondo.

06. Apprezzate alcune evoluzioni del thrash metal o preferite che questo genere rimanga ancorato ai vecchi stilemi? Mi sbilancio nel dire che voi stessi ne proponete una forma evoluta e contaminata con altri stili. Siete d'accordo?
Eric: Sono d'accordo, alla fine cerchiamo di comporre e di suonare ciò che più ci piace senza stare a guardare se una determinata cosa fa parte del thrash o no, per esempio ci sono parti in blast che nel canone classico non ci sono. Il metal è in continua evoluzione come è giusto che sia, in questo modo vi è più varietà e chiunque può trovare nel genere qualcosa che gli piace. Io ascolto molto death metal e per i miei gusti l'ideale sono i gruppi come i Bloodbath che fanno un death classico ma in chiave moderna. Lo stesso vale per il thrash.

07. Quali band hanno giocato un ruolo importante per farvi iniziare a suonare e quali ancora vi influenzano?
Paolo: questa è una domanda difficile, visto che siamo quattro persone che fanno parte di ben tre generazioni differenti! Per quanto riguarda me e Jan, inizialmente siamo stati profondamente influenzati dall’ Heavy Metal e dal thrash metal degli anni ‘80 e ‘90 ma siamo degli ascoltatori voraci di qualunque musica ci piaccia! Siamo dei vecchi metallari ma con una bella apertura mentale. Eric e Riccardo hanno altri tipi di influenze primarie che però sono profondamente compatibili con le nostre e che contribuiscono a creare quel mix che è il nostro stile.

08. Avete già qualche progetto nuovo in cantiere?
Eric: Attualmente siamo impegnati nella promozione del nuovo EP e della nuova formazione cercando di suonare dal vivo il più possibile, ma credo che l'anno prossimo ci metteremo sotto per creare nuova musica anche grazie alle idee che Riccardo e Paolo porteranno in sala prove.

09. Come immaginate i Black Propaganda tra dieci anni o più?
Eric: Sicuramente più vecchi ma con la stessa voglia di suonare! Alla fine la musica è la nostra vita e finché avremo le forze porteremo avanti questo progetto che ci ha dato parecchie soddisfazioni.

10. Tre parole per descrivere la vostra musica. Un saluto!
Paolo: aggressiva, brutale e Groovy, come deve essere del buon thrash/death metal “old style” riproposto in versione attuale! Un saluto a voi, grazie per l’intervista e Stay metal!


Links:
Facebook
Homepage
YouTube

Commenti

Post più popolari