[Intervista] ALIS
Alis piazza un secondo album convincente, molto particolare ed avvolto da atmosfere dark ma non per questo nichiliste, anzi. In questo nuovo "Eleven" l'artista romana cerca di parlare di rinascita e di superamento di situazioni negative, con un rock a volte graffiante e a volte intimo e raffinato. Lasciamo la parola a lei.
01. Ciao, presenta la tua band con poche parole.
Ciao e grazie per avermi con voi! Ciao a tutti sono ALIS cantante e cantautrice Rock di Roma. Ci tengo sempre a specificare che il mio è un progetto solista ma ho a fianco a me la mia band che mi supporta, che ha sposato il progetto e suona con me in tutti i live! Il mio sound mescola il pop-rock, il power-pop, l’alternative rock con un tocco di Gothic rock.
02. Il tuo è un progetto nuovo ma già con dei precisi connotati e molta qualità. Come sei riuscita a partire col piede giusto? Avevi già esperienza nell'ambito musicale?
Il mio percorso inizia all’etá di 7 anni, da quando ho iniziato a studiare ho partecipato a concorsi, festival, concerti live con la band dei miei genitori, ho cantato l’inno americano nella scuola dove ho studiato per un anno in Ky, USA. Lì ho fatto il quarto anno all’estero e tra le materie che studiavo c’era coro. Con la classe di coro siamo andati anche in trasferta a Nashville. Non mi sono mai fermata. La necessità di iniziare a scrivere la mia musica è nata durante l’università durante gli studi di Sound Design. Un giorno ho deciso di iniziare a fare sul serio e da lì nasce Alis.
03. Suoni dal vivo? E cosa vuoi trasmettere al pubblico?
Si sto suonando molto dal vivo e non solo a Roma, che è la mia città, ma anche in tour in giro per l’Italia. Voglio trasmettere tanta carica ed energia ma allo stesso tempo mi piace essere molto comunicativa sia con le parole che con il corpo, lo devo a tutto quello che scrivo, ho tanto da dire ed è bellissimo quando arrivano le mie canzoni ad un mio concerto.
04. Come mai hai deciso di cantare per lo più in inglese per questo nuovo "Eleven"?
Dopo il mio primo album “Demone” ho pensato che fosse il momento sia per il mio percorso artistico che per il momento storico, di scrivere anche in inglese. C’è da dire che ho anche molte influenze musicali internazionali, vedo il mio progetto molto piú in lingua inglese che in lingua italiana.
05. Come nasce di solito un tuo brano?
Prendo sempre ispirazione da quello che vivo e da ciò che “respiro”. In genere butto giù un concept che poi elaboro una volta che ho davanti la musica. Poi compongo la musica e scrivo il testo preso da quel concetto che dicevo prima. Infine registro una demo che va a dare l’idea base del pezzo. C’è da dire che questo processo a volte fila liscio e a volte lo cambio mille volte, cambio il testo, cambio gli accordi, dipende. Oppure a volte mi viene un’idea migliore dalla iniziale e ricomincio da capo. In generale posso dire che tengo molto ai miei testi e al peso che gli do, non scrivo mai tanto per farlo, deve avere un senso altrimenti è meglio non scrivere.
06. Descrivi sia te stessa con tre parole e fai altrettanto per la tua musica! E spiega un po' la tua scelta.
Sono un Vulcano, creativa e sempre ottimista. La mia musica in tre parole: Energia, malinconia, intensità. Ho scelto ALIS perchè descrivere me stessa, il mio essere 100% rock, la voglia di dire tanto e dirlo come dico io, senza compromessi.
07. Quali band hanno giocato un ruolo importante per farti iniziare a suonare e quali ancora ti influenzano?
Le mie influenze musicali sono state i Nickelback, i Paramore gli Evanescence e quelle che invece mi hanno spinto a suonare sono state gli Shinedown, Diamante, gli Halestorm.
08. Hai già qualche progetto nuovo in cantiere?
Il 2025 sarà l’anno dove continuerò il tour in Italia, uscirá un altro videoclip estratto dall’album e sicuramente ci saranno altre sorprese che non posso ancora svelarvi.
09. Come immagini la tua band tra dieci anni o più?
Mi immagino a girare il mondo e a riempire i palazzetti, gli stadi ma soprattutto il cuore delle persone con tanta carica. Mi immagino a fare questo mestiere piú di ogni altra cosa.
10. Il sogno nel cassetto per te?
Il sogno più grande sia per me che anche per loro sarebbe andare in tournée aprendo una band rock molto conosciuta. Ne ho tante in mente per esempio: i Falling in Reverse, i Paramore, gli Shinedown, Diamante, gli Halestorm oppure in Italia i F.AS.K., le Bambole di Pezza, Piero Pelù.. insomma ce ne sarebbero tante per cui ci piacerebbe aprire, ci basterebbe iniziare da una. Intanto vado fiera per poter dire di aver aperto il concerto di Enrico Ruggeri.
11. Concludi come vuoi!
Grazie mille! Un saluto e seguitemi per restare aggiornati su tutto! Mi trovate su tutte le piattaforme digitali e speriamo di vederci presto ad un mio concerto! Il 2025 sarà un anno molto pieno! A presto!
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