[Intervista] NOIRNOISE

I torinesi Noirnoise hanno vissuto gli anni Novanta e si sono portati dietro tante cose belle a livello musicale uscite in quegli anni. Il risultato è un primo ep eponimo pieno di sonorità grunge e alternative abbastanza particolari. Ne parliamo con loro.

01. Ciao, presentate la vostra band con poche parole.
I Noirnoise sono un gruppo rumoroso ed arrabbiato che ha scelto di urlare e suonare al massimo volume ciò che pensa della vita e del mondo che lo circonda. Si tratta di attitudine. La musica, come ogni forma d’arte, nasce da un disagio… dal bisogno di esprimere un dissenso. Il mondo è diventato un posto davvero rumoroso e la gente sta smettendo di ascoltare. Con così tanto rumore, serve un volume davvero alto per riuscire a farsi ascoltare.

02. Quando vi siete formati e cosa ricordate dei vostri inizi?
Il progetto nasce nel 2009, con l’arrivo del nuovo batterista che si è inserito in un contesto attivo dalla fine degli anni ’90 e che è andato a completare una sezione ritmica basso-batteria decisamente in sintonia. Suonare insieme e trovare l’accordatura della band è stato semplice. Tre quarti dei musicisti venivano da una lunga esperienza vissuta insieme e l’arrivo di un nuovo elemento ha ulteriormente aiutato il processo e l’approccio creativo. Abbiamo tutti la stessa attitudine nei confronti di ciò che facciamo e camminiamo, in modo molto spontaneo, sullo stesso sentiero. Così, fin dall’inizio, creare arte, creare musica, è stato molto naturale.

03. Suonate dal vivo? E cosa volete trasmettere al vostro pubblico?
La nostra versione “live” è quella che più ci piace e quella che più esalta la musica che facciamo. Dal vivo riusciamo a creare l’atmosfera “Noise” che inseriamo nei nostri brani cercando di produrre quel muro del suono, quelle dinamiche che accendono le atmosfere live. Suonare davanti ad un pubblico, ad un’audience, ci permette di entrare in sintonia con chi ascolta… e quando quella scintilla si accende tutto si incendia.

04. Cosa significa il termine "Noirnoise"?
Noirnoise è il “rumore nero”… in fisica il silenzio assoluto… quel silenzio che si può ascoltare nell’attimo immediatamente successivo al lampo… prima che arrivi il tuono a far vibrare tutto. Ci piace pensare al silenzio dopo un uragano… a quel silenzio assordante che segue le tempeste più violente… quando tutto risuona ancora della violenza appena finita…

05. Chi scrive i testi e chi le musiche? E di cosa parlano i vostri testi di solito?
Suonare insieme non significa necessariamente parlare la stessa lingua… o avere gli stessi gusti musicali… è necessario capirsi per poter costruire un progetto condiviso… e avere la stessa attitudine nei confronti della musica, dell’arte… e probabilmente anche della vita… riteniamo questo ci riesca molto bene… ed in modo davvero naturale… I brani nascono da un’idea, un riff di chitarra, un testo, che innescano il nostro processo creativo. Molto spesso le cose si dipanano in modo molto spontaneo e crediamo che questo dipenda da una nostra naturale predisposizione a suonare insieme e dalla voglia comune di sviluppare un messaggio che sentiamo nostro.


06. Descrivetevi con tre parole e spiegate perchè proprio queste.
Rumore: lo abbiamo già detto. C’è un sacco di rumore in giro, spesso un rumore “sbagliato”, un “rumore” che andrebbe cancellato… e troppa poca voglia di ascoltare… e allora il messaggio deve essere forte, sovrastante…
Attitudine: E’ ciò che ti permette di affrontare nel modo più semplice e naturale un processo creativo, che si tratti di musica o di qualsiasi altra forma d’arte e che ti permette di avvicinarti a quel processo con grande rispetto per quello che stai facendo e grande rispetto nei confronti di te stesso.
Viaggio: Inteso come “andare” e non come “arrivare”. Il viaggio che da 15 anni abbiamo scelto di compiere insieme.

07. Quali band hanno giocato un ruolo importante per farvi iniziare a suonare e quali ancora vi influenzano?
Abbiamo avuto la fortuna, per motivi anagrafici, di attraversare le epoche d’oro della musica… gli anni ’80 con le sue code hard rock i fenomeni brit, gli anni '90 con l’esplosione del grunge, il garage… e, per motivi geografici, abbiamo vissuto la Torino anni ’90, in cui un’etichetta come la Mezcal ha sfornato band a non finire… Tutto questo ci è rimasto dentro in modo indelebile… Band come Nirvana, Soundgarden, Melvins, Killing Joke, The Cure, The Cult hanno influenzano in modo diverso tutti noi e la musica che facciamo esprime tutto quello che ci è rimasto dentro…

08. Avete già qualche progetto nuovo in cantiere?
Il nostro primo EP è arrivato come una specie di regalo per noi… Spesso pensando a ciò che succederà “dopo”, ci dimentichiamo di goderci il momento. Direi che vogliamo goderci l’uscita dell’EP “Noirnoise”, rimanendo molto ancorati al presente. Certo… un giorno, forse non lontano, lavoreremo su un album full-lenght… forse ci stiamo già pensando…. Ma sarebbe davvero un peccato guardare alla prossima meta senza godersi il percorso, il viaggio…

09. Come immaginate i Noirnoise tra dieci anni o più?
Invecchiare non significa necessariamente diventare più calmi o più saggi. Ci conosciamo da così tanto tempo che, pur non potendo prevedere il futuro, pensiamo che tra 10 anni saremo ancora in giro a suonare… e credo ancora più arrabbiati e rumorosi. Le cose su questo pianeta, su diversi livelli, stanno prendendo una piega davvero sbagliata…. Non so dove saremo fra 10 anni… posso dire con certezza che saremo ancora incazzati…

10. Il sogno nel cassetto per i Noirnoise?
Continuare insieme il nostro viaggio, ovunque ci porterà. Suonare… spesso… dal vivo… davanti ad un sacco di gente… gente a cui portare il nostro messaggio… e vedere le cose cambiare… di certo in un mondo alla deriva… ma anche in ambito musicale… sogniamo Torino e Milano come Seattle, Manchester, Dublino, Memphis… luoghi in cui di musica si vive ancora… luoghi che la musica riesce ancora a permeare, in cui la musica è componente vitale…

11. Concludete come volete!
Vi ringraziamo per averci dato l’opportunità di parlare del nostro progetto… noi siamo in viaggio… ci auguriamo di incrociare spesso le vostre strade… per fare un sacco di rumore insieme… Un abbraccio… rumoroso.


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