Intervista ai SERVAN
Band nascente italiana che propone un folk metal davvero di qualità. "Tales Of The Forest" è il loro biglietto da visita, un album convincente che ci ha spinto a saperne di più sui Servan. Buona lettura!
01. Ciao, presentate la vostra band con poche parole.
Allora, la band nasce tanti anni fa dalle ceneri di un'improvvisato gruppo folk che si limitava ad eseguire semplicemente varie cover di Eluveitie ed Alestorm. Enrico prese i due chitarristi ed il tastierista e formò i Servan. All'inizio la band non aveva neanche il basso e la batteria e ci limitavamo ad eseguire i primi brani grazie all'aiuto delle basi. In pochi anni riuscimmo a buttare giù il primo album e a registrarlo ma eravamo ancora giovani e inesperti e il gruppo ha subito numerosi cambi di line up. Ora Enrico è il leader indiscusso della band. La sua visione creativa è divenuta negli anni solida e definita oltre ad aver migliorato sempre più le possibilità tecniche per i live oltre che nella composizione dei brani.
02. Siete attivi da molti anni. Cosa è cambiato in tutto questo tempo a livello metal in Italia
Pensiamo che nessuna band talentuosa abbia il giusto riconoscimento nel mondo che viviamo oggi. Non è solo un "problema" italiano. Secondo noi ciò che manca è il permettere alle band di farsi conoscere grazie al loro talento aiutandoli a trovare la loro strada nel business della musica. Invece tutti brancolano nel buio e riescono ad emergere solo se sono fortunati o hanno i contatti giusti di gente che già con la musica ci lavora.
03. Suonate dal vivo? E cosa volete trasmettere al vostro pubblico?
Riteniamo che l'esibizione dal vivo sia il culmine di tutte le innumerevoli ore di lavoro dietro le quinte. Poter assistere al divertimento e alla gioia dei fan grazie alla nostra musica è la soddisfazione più grande di tutte. La nostra data più vicina sarà al Druidia Festival di Cesenatico il 15 Agosto. Inoltre abbiamo già un altro paio di date previste a Settembre che riveleremo a breve.
04. Cosa significa un titolo Tales Of The Forest?
"Tales of the Forest" è molto importante per noi. E' il nostro album di debutto e frutto di un lungo tragitto e crescita personale. Eravamo ragazzini quando abbiamo iniziato a lavorarci e quindi ha un posto molto importante nel nostro cuore. In sintesi, si tratta di un semi-concept album. Cerca di vedere le tracce come capitoli di un libro associando all'interno del booklet, sopra ogni testo, una breve descrizione narrativa, in modo da creare una specie di storia che si spinge in avanti mano a mano che si procede con l'ascolto. Allo stesso tempo però i testi dei brani cercano di essere anche fruibili singolarmente, nel caso di un ascolto più casuale, senza dover dipendere dalle altre canzoni per essere compresi appieno. Per questo il titolo ‘Tales of the forest’ ci sembrava molto appropriato.
05. Chi scrive i testi e chi le musiche? E di cosa parlano i vostri testi di solito?
Testi e musiche sono composti dal nostro frontman Enrico Lunelli. I nostri testi si ispirano alla tradizione popolare trentina e nord europea. Ad esempio, il brano Drunk Troll, si ispira al mito del changeling, deformandolo in modo comico. Anzichè rapire i bambini la notte sostituendoli con un demonietto, si limitano a rubare le scorte di vino sostituendolo col terrificante Tavernello. La fiaba usata per sviscerare l'anima e la condizione umana è molto importante per noi. Il nostro obbiettivo è avere sempre questo bilanciamento tra serietà e leggerezza.
06. Descrivetevi con tre parole e spiegate perchè proprio queste.
Non siamo grandi fan di queste sintetizzazioni ma se proprio dobbiamo sceglierle, le prime parole che ci vengono in mente potrebbero essere: Leggerezza, amicizia, serietà. La prima scelta per il non prendersi mai troppo sul serio. L’amicizia è quella che ci lega da anni e che senza non porterebbe mai avanti questo progetto. La serietà è quella che tentiamo di migliorare sempre di più nella speranza che da un punto di vista tecnico e organizzativo ci porterà alla pari dei grandi gruppi a cui aspiriamo.
07. Quali band hanno giocato un ruolo importante per farvi iniziare a suonare e quali
Enrico nella composizione della musica non si è mai limitato ad alcun genere preciso. Compone sempre in base ai propri gusti, in modo di creare nel modo più spontaneo possibile. Allo stesso tempo però cerchiamo anche di avere un sound complessivo riconoscibile, senza allontanarsi troppo dal Folk Metal. In poche parole ci sentiamo vicini a band come i Finntroll ma con diverse influenze del panorama melodic death come Eluveitie, Dark Tranquillity, Kataklysm, Insomnium. Gli arrangiamenti sinfonici arriveranno sopratutto con i nuovi brani che non vediamo l'ora di pubblicare. Sentirete molte influenze alla Fleshgod Apocalypse.
08. Avete già qualche progetto nuovo in cantiere?
Enrico, nostro cantante e leader, ha già scritto il secondo album e numerosi altri brani da molto tempo ormai. Ora stiamo lavorando alla registrazione ed arrangiamento orchestrale dei suddetti. Questo procedimento è molto lungo e faticoso ma siamo sicuri che ripagherà l'attesa. In ogni caso prima del secondo album abbiamo intenzione di far uscire un piccolo EP anche per far sentire ai nostri fan l'evoluzione del nostro sound di cui siamo molto orgogliosi.
09. Come immaginate i Servan tra dieci anni o più?
Si spera, avviati per bene a livello internazionale, con una più grande fanbase che ci supporti e renda il nostro lavoro un po' meno complicato.
10. Il sogno nel cassetto per i Servan? Lo avete già realizzato? E concludete come volete!
Credo che la risposta alla domanda precedente risponda anche a questa ahah. Vi ringraziamo per lo spazio a noi dedicato e ringraziamo la nostra agenzia Rock on agency che ci sta dando una grande mano con la promozione. Se volete ascoltare un folk metal diverso dal solito e vi affascina il mondo delle fiabe, date un ascolto al nostro album "Tales Of The Forest" che potete trovare facilmente su Spotify. Se poi vi piacciamo, rimanete collegati che a breve pubblicheremo nuovo materiale. Un abbraccio a tutti i lettori e keep on rocking!
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