[Recensione] THE RISEN DREAD "Death From Above"
Full-length, Time To Kill Records
(2025)
I The Risen Dread sono una band irlandese relativamente giovane, in quanto esistente da pochi anni. In ogni caso si stanno dando da fare e il qui presente "Death From Above" è il loro secondo full-length, ed esce per la nostrana Time To Kill Records. Questo genere di album non lascia troppo spazio all'immaginazione o alla introspezione, è quel tipo di prodotti che uscivano soprattutto una ventina o anche più anni fa, con quell'ibrido tra thrash e melodic death metal che fece la fortuna di tante formazioni a cavallo tra gli anni Novanta e Duemila (Devildriver, Chimaira, Carnal Forge, Darkane, Soilwork, Disarmonia Mundi, ecc).
L'approccio è devastante sin dalla opener "The Day I Died", brano che lascia basiti per aggressività, nonchè per stacchi improvvisi e tecnica usata il giusto, ovvero creando un vortice di riff e batteria sparata, ma il tutto intelligibile e con un senso della melodia che consente di creare dei brani mai caotici e con uno sviluppo lineare ma non banale. Le canzoni successive adottano questa formula e non se ne distaccano. Il death metal di questa band (perchè a conti fatti è questo il genere che prevale) è per palati abituati a consumare dischi di una certa violenza. Ci sono spiragli melodici, ma si punta quasi sempre all'impatto duro e puro, compresa anche una prestazione estrema e senza compromessi da parte del cantante Marco Feltrin, che fortunatamente non si lascia andare a quegli odiosi ritornelli pop che la maggior parte delle band che propone questo stile musicale propone.
Questo album è quindi qualcosa che non lascia indifferenti, perchè la qualità c'è, ma è anche vero che chi cerca delle novità potrebbe rimanerne deluso. Detto che le novità devono anche avere delle qualità e che spesso è meglio andare sul sicuro con band coi piedi ben piantati per terra, io scelgo appunto la seconda opzione, massacrandomi i timpani con della sana ignoranza ma orchestrata in modo impeccabile.
Anche i titoli del disco sono un manifesto di disprezzo e malvagità, come ad esempio le eloquenti "In Fear We Trust", "Burn My Angels" e "Circle of the Damned", che mettono in pratica anche in musica ciò che il titolo vuole esprimere.
Disco comunque da consigliare in questo 2025, una delle sorprese più concrete nel metal estremo.
M. Abominio
Tracklist:
1. The Day I Died
2. In Fear We Trust
3. Endgame Symphony
4. Circle of the Damned
5. Azadi (feat. Mustafa Dala)
6. Death From Above feat. Renato Zanuto
7. Burn My Angels
8. A Conversation With God
9. Slay
10. Beyond My Final Breath
Line-up:
William Ribeiro - Guitars
Marco Feltrin - Vocals
Mat Maher - Bass
Marcos Batata - Drums
Links:
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