[Recensione] GREAT MASTER "Montecristo"

Full-length, Underground Symphony
(2023)

A due anni di distanza dal già ottimo "Thy Harbour Inn" arriva un nuovo album da parte degli italiani power metallers Great Master, un concept sul famoso Conte di Montecristo. Eccovi due cenni sull'opera letteraria in questione: 

"Il conte di Montecristo (Le Comte de Monte-Cristo) è un romanzo di Alexandre Dumas, scritto in collaborazione con Auguste Maquet, la cui pubblicazione a puntate iniziò nel 1844. È parzialmente ispirato a fatti reali, presi a prestito dalla biografia di Pierre Picaud. Il libro racconta come, al debutto del regno di Luigi XVIII, il 24 febbraio 1815, il giorno in cui Napoleone Bonaparte abbandona l'isola d'Elba, Edmond Dantès, un giovane marinaio di diciannove anni, primo ufficiale di bordo della nave commerciale Le Pharaon, sbarca a Marsiglia per fidanzarsi il giorno successivo con Mercedes, una bella donna catalana. Tradito da amici gelosi, egli è denunciato come cospiratore "bonapartista" e rinchiuso in una cella del Castello d'If, al largo di Marsiglia. Dopo quattordici anni, prima ridotto alla solitudine e alla più nera disperazione e poi rigenerato e istruito in segreto da un compagno di prigionia, l'abate Faria, Dantès riesce a evadere: prende possesso d'un tesoro nascosto sull'isola di Montecristo, del quale l'abate, prima di morire, gli aveva rivelato l'esistenza. Ormai ricco e potente, Dantès si fa passare per diversi personaggi: l'abate Busoni, Lord Wilmore e, infine, il conte di Montecristo. Attraverso queste tre identità, il protagonista consuma metodicamente la propria vendetta, ripagando i propri nemici - quelli che lo hanno accusato a torto e fatto imprigionare - della loro stessa moneta, intromettendosi nelle loro vite, fingendosi amico e distruggendole dall'interno, come in una sorta di contrappasso dantesco. Mentre garantisce la felicità e la libertà a quei pochi che gli son restati fedeli".

In questo lungo album, che vede ben tredici canzoni per una durata di un'ora quasi tonda, la band cerca di mescolare il power metal di matrice europea con il progressive e il symphonic metal. Si alternano quindi episodi più cadenzati e più smaccatamente heavy come "Back Home", "Where the Shame Lives" o "Where the Shame Lives" ad altri dove la doppia cassa di Denis Novello dà una spinta maggiore e la band si dimostra abile in un riffing sparato ma mai banale o riciclato, come dimostra un pezzo ottimo quale "Your Fall Will Come". Buone anche le canzoni dove la band si ritaglia dei piccoli angoli di pace, e su tutte spicca la toccante "Nest Of Stone", una semi ballad che vede una delle interpretazioni migliori del cantante Stefano Sbrignadello. 

Ma l'animo del disco è decisamente metal, e ci sono molti più episodi tirati o comunque potenti, come ad esempio dimostrato da altre schegge che dimostrano una voglia di picchiare duro ma con grandissima classe ("Man from the East" su tutte, ma anche "Final Revenge" e "On October 5th (Wait and Hope)". Interessantissimo anche l'uso dei cori, onnipresenti in tutto l'album, che donano epicità e atmosfera a dei pezzi che colpiscono per il calore che sprigionano. Anche gli assoli di chitarra non sono mai fini a se stessi, hanno anima e si sente. Le tastiere enfatizzano solo quando serve e quindi evitiamo la definizione di symphonic metal (per fortuna), ma è anche vero che queste fanno da base irrinunciabile per quasi tutti i pezzi, ma sono comunque le chitarre e le melodie vocali le protagoniste assolute, quindi il disco ha una impalcatura metal, e su questo non vi è nulla da obiettare.

Un bell'album, per tirare le somme, super consigliato agli amanti di tutto il metal, in particolare quello di classe e con grandi melodie. PS: C'è un episodio debole in questo disco? Forse molti si chiederanno se è tutto perfetto. Ad essere sinceri una traccia come "My Name" è un po' sottotono rispetto ad altre, per esempio, ma questo non pregiudica comunque il giudizio positivo su questo album, davvero ottimo. Curiosissimi di ascoltare il prossimo album di questa band. 

M. Interceptor 
Voto: 8,5/10

Tracklist:

1. Le Pharaon
2. Back Home
3. The Left Hand Joke
4. Where the Shame Lives 
5. I Am the Master 
6. Your Fall Will Come
7. Nest of Stone 
8. My Name 
9. Man from the East
10. The Weak Point
11. Final Revenge 
12. On October 5th (Wait and Hope) 
13. Montecristo

Line-up:
Massimo David - Bass
Jahn Carlini - Guitars
Manuel Menin - Guitars
Giorgio Peccenini - Keyboards
Stefano Sbrignadello - Vocals
Denis Novello - Drums

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