[Recensione] SFREGIO "Malmignotta"
Full-length, Nadir Music
(2024)
Ennesimo tributo all'ignoranza da parte degli Sfregio, che ormai possono essere considerati quasi una istituzione del metal italiano, coi loro copiosi full-length e i molti anni all'attivo nel metal italiano. I testi anche stavolta sono in italiano, e il buon Dirty Seth vomita testi al vetriolo ma con la giusta dose di ironia che invece che sortire l'effetto di ammorbidire la sua lingua tagliente, invece non fa altro che amplificare la "leggera" cattiveria insita in alcune liriche. Insomma, "la verità si dice scherzando" diceva un vecchio e saggio proverbio, e quindi gli Sfregio prendono la palla al balco e piazzano insulti e schiaffoni a più non posso, anche sotto l'aspetto musicale.
Uno degli episodi più duri sia sul piano musicale che lirico è "Cinesi", uno sfogo thrash/punk metal contro i nostri "amici" con gli occhi a mandorla. Una vera furia che si abbatte su di noi e ovviamente, sui cinesi! Poi la band non la prende alla larga nemmeno con le donne, o almeno con certe donne, e quindi avanti con la prima canzone che è tutto un programma sin dalle battute di una coppia poste in apertura: lei "amore, sono a casa", e lui "aaaaargghhhhhhh"! Geniale! Ma ancora più geniale è il resto del pezzo, che sembra tributare i Motorhead come sonorità, ma in generale questo sarà il leit-motiv di tutto il disco. Punk, thrash, metal classico, testi che fanno male da quanto fanno ridere amaramente.
La band comunque non si comporta in modo poco credibile, e alcuni pezzi sono autentiche bacchettate sulle mani, come quelle già citate o "Bio" che è davvero potente. Negli altri brani, come in "Giocatori di Tennent’s" o "Psycho Figa" o "Plastica" la band si lancia in un ibrido tra hard rock e punk che viene evidenziato anche nella melodia dei ritornelli, ma in "Psycho Figa" verso il finale la band stupisce per un'apertura che quasi rasenta il black/dark metal sinfonico e atmosferico.
La prestazione generale dei musicisti è comunque degna di nota, la produzione molto professionale e l'artwork già da solo vale l'acquisto del disco. Un buon prodotto, magari non un capolavoro, ma un disco godibile di sicuro. I testi sono dei capolavori, la musica un po' meno in quanto non presenta alcuno spunto originale, ma comunque niente male nel complesso, quindi vedete un po' voi.
M. Interceptor
01. Ciabatte e spazzolino
02. Vico dei Cartai
03. Psycho Figa
04. Plastica
05. Cinesate
06. Cinesi
07. Giocatori di Tennent’s
08. Bio
09. Non rompere i coglioni
Line-up:
Il Grinder - Bass, Vocals (backing)
Ylme - Drums
Doc - Guitars
Dirty Seth - Vocals (lead), Guitars
Sfregio online:
Bandcamp
Spotify
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